Chi è l'artista Silvia Leoncini:
La storia della mia arte si fonde fin dall'inizio con la storia della mia stessa vita in quanto mi cercavo in tutto ciò che mi circondava sentendo la necessità profonda di armonia con l'ambiente intorno che abitavo, il muovermi in libertà dentro una sorta di protezione che era lì in quella natura e lì la mia centratura, nell'anima, un anima che si nutriva di esperienze naturali fatte di spontaneità, di sorprese, di esplorazioni.
Scrive Umberto Galimberti a proposito nel "Il corpo": "Abitare non è conoscere, è sentirsi a casa,ospitati da uno spazio che non ci ignora,tra cose che dicono il nostro vissuto (...) Abitare è trasfigurare le cose, è caricarle di sensi che trascendono la loro pura oggettività, è sottrarle all'anonimia che le trattiene nella loro"inseità", per restituirle ai nostri gesti"abituali" che consentono al nostro corpo di sentirsi tra le "sue cose ", presso di sé. Proprio perché abitiamo il mondo siamo introdotti nella sua verità, che non è mai al di là di ciò che percepiamo."
I miei giochi erano i sassi, le pietre, la rena, le foglie, il legno.. non c'era cosa che io sentissi separata da me e tutto mi era all'interno in una profonda gioia.
Oggi il mio atelier di artista vive in questo posto che ha la vista aperta sulle mie amate colline tra piante e fiori con l'aria fresca e pulita in un casale in pietra a ridosso del bosco. Ho fatto esperienze di studio sulla filosofia partendo dai più antichi pensatori greci, la letteratura, le religioni, letture di saggistica orientale, di psicologia fino a scoprire ed approfondire la fisica quantistica ma anche esperienze pratiche di vario tipo mentre intanto negli anni continuavo anche a disegnare e dipingere.
Nel 2008 c'è stata la mia prima mostra da autodidatta in collettiva intitolata "Incontri d'Arte a San miniato".
Nel 2011 durante la frequentazione della Libera Accademia di Belle Arti a Firenze insieme ad altri abbiamo fatto un viaggio in Cina improntato su di un progetto artistico e conseguentemente sono nate due mostre collettive con il titolo: "Seguendo il cammino di Marco Polo" alla Galleria Internazionale in piazza San Marco a Venezia e alla Galleria d' Arte Contemporanea Tannaz in via delle oche 9,11 a Firenze .
Il 28 giugno 2012 mi sono laureata in Arti Visive con la tesi dal titolo "IN-PERMANERE - Come l'acqua del fiume " con la votazione finale di 110 e Lode.
In occasione di fine percorso da accompagnare alla tesi ho raccolto il tutto in un catalogo curato da me e da Massimo Innocenti, il professore che mi ha seguito dal secondo anno accademico fino alla discussione della tesi finale. L'inizio del mio percorso artistico corrisponde ad una totale e progressiva presa di coscienza, a prendere in modo definitivo quella strada che da sempre mi apparteneva accogliendo in modo silente quasi ma incisivo la dimensione spirituale che cercavo.
Il primo titolo di questo mio progetto era: "Il Respiro della Luce " e qui scrivo tra l'altro:
" Nella nostra esperienza terrena ogni cosa che esiste ha il suo opposto; l'alto non ha senso se non esiste il basso, la luce non è comprensibile se non è messa a confronto con le tenebre. E ancora bello e brutto, bene e male...fuggiamo da ciò che riteniamo negativo e seguiamo tutto ciò che, invece, consideriamo positivo e desiderabile in una corsa che diventa faticosa ed inutile in quanto il male è sempre lì. Se ogni cosa è lasciata andare secondo la propria strada l'armonia dell'universo si stabilisce di conseguenza, per il fatto che ogni processo nel mondo può essere ciò che è soltanto in relazione con tutte le altre cose. La "propria strada" di ogni cosa è "la propria strada" dell'universo.
Tra tutti gli esseri c'è una mutua interdipendenza e se lasciati soli e non forzati nella conformità con una qualche nozione di ordine, si armonizzano in modo naturale,questa armonia emerge da sé, senza forzature esterne. Quindi non è possibile ignorare l'altro estremo, l'indesiderabile perché fa parte della vita.
Esiste invece una differente prospettiva della realtà. Percepire la realtà come un luogo dove si ha la possibilità di sperimentare ciò che ci occorre per evolvere. Ci sono alcune esperienze che ritornano più volte nella vita finché non ne cogliamo il senso e quell'esperienza non si propone più lasciando spazio al nuovo. La visione dualistica positivo-negativo è ciò che suscita in noi sofferenza ed il rifiuto di quell'esperienza che ci è utile alla nostra evoluzione, alla comprensione di chi siamo e di come vogliamo essere. Se prendiamo in considerazione una visione utile-non utile ci aiuta molto ad accogliere ogni esperienza, sia quelle facili e piacevoli, sia quelle difficili e spiacevoli proprio perché tutte sono motivo di comprensione e consapevolezza.
Fuggire le tenebre per inseguire la luce è un'illusione terribilmente faticosa; quello che ci sfianca non è il dolore ma la fuga da esso.
Trasformare le tenebre in luce è possibile se noi guardiamo in modo diverso perché l'unica, autentica e profonda trasformazione è in noi stessi, appunto nel nostro modo di pensare e vedere le cose.
Allora la luce che emerge dal buio stesso è la vera fonte di saggezza superiore che porta in sé la consapevolezza e la conoscenza."
Thich Nhat Hanh, monaco zen vietnamita, poeta e costruttore di pace scrive:
"Non fare della tua mente un campo di battaglia, non dichiarare guerra.
Tutto ciò che provi: gioia, dolore, ira, odio è parte di te.
L'opposizione tra buono e cattivo è spesso raffigurata con la lotta tra luce e tenebre, ma se guardiamo in modo diverso, vedremo che anche quando la luce splende le tenebre non scompaiono. Invece di venire cacciate si fondono con la luce. Diventano luce."
Nel catalogo definitivo con il titolo: "In-permanere" contenente tutte le opere realizzate negli anni accademici lo apro così:
"La tradizione ha radici che in qualche modo ci appartengono e negarle è un pò negarci; è riscoprire invece un nuovo senso dei valori che ci circondano, presenti e accanto a noi da sempre fatti di storia, di personaggi, di accadimenti. Le radici sono autentiche e nel ripulirle di tutto il fango accumulato mi scopro in esse, come terra che le accoglie, come acqua ricettiva che nella sua fluidità abbraccia la propria strada. Si tratta di ascoltare questa strada che, nel guardarla con occhi puri, scopro appartenermi; una strada fatta di fiume, di aria e orizzonte, sostanza di una spiritualità cercata con cura.
L'inno alla natura confluisce in una ricerca certo infinita ed efficace in una perenne trasformazione perché ciò che si trasforma cambia e nel cambiamento c 'è quella crescita che ci necessita,ccome l'acqua del fiume che scorre.. va verso una sua vastità primordiale."
Dal 2012 al 2014 ho fatto pratica in una bottega di arte classica rinascimentale sempre a Firenze da un allievo di Stefanelli (di scuola Annigoniana) dove ho imparato l affresco e altre tecniche del passato.
La conoscenza dell'affresco sembra risalire già dall'antica Grecia ed è una tecnica di pittura murale dove i pigmenti, mescolati con acqua, vengono usati sull'intonaco ancora fresco fissandosi sul muro attraverso un processo chimico. Spesso i ritocchi finali di un affresco venivano applicati con la tempera a secco, cioè si dipingeva direttamente sulla parete secca.
Il muro che prevede l'accoglienza di un affresco non deve avere umidità altrimenti l'intonaco insieme al dipinto andrebbero a sbriciolarsi. Infatti questa tecnica di pittura si è sviluppata maggiormente nei paesi mediterranei come l'Italia. In una bottega così si viene coinvolti in una dimensione oramai perduta dove intorno c'è tutto ciò che serve a creare arte con i modi del passato quando le strade di Firenze erano piene di botteghe in attivo. Spesso andavamo fuori nella campagna limitrofa a dipingere cercando di catturare l'immediatezza delle sensazioni.
Concluso questo periodo ho continuato a dedicarmi ai dipinti sulla natura, ai paesaggi ad olio o ad acrilico su tela e ad acquarello.Ho allargato la mia arte anche alla modellazione dell'argilla e alla scultura su alabastro.
Nel corso degli anni ho partecipato a vari Concorsi di Pittura all'aperto anche fuori regione. Ho organizzato altre mostre personali come quella nel 2017 a Palazzo dei Priori "Tra Cielo e Terra" a Colle Val d'Elsa (Si) e altre mostre collettive come quella del 2020 "Artisti della valdelsa a Firenze ".
Ho ricevuto e ricevo commissioni per il restauro dalla chiesa (statue in gesso), dal comune dove abito ( edicola Madonna e Santi,vmedaglione dello stemma comunale, ecc) e da privati.
Il mio percorso di studi artistici è iniziato improntato su un approccio moderno per soddisfare la mia esigenza più trainante che mi portava verso un impegno fatto di libertà e di regole mie sfaldando le stesse in un modo d' essere risolto e autenticamente naturale.
L' accademia mi ha passato il tutto in una maniera molto autentica potendo così afferrare la mia espressione più vera e la verità è diventata in assoluto la ricerca prioritaria.
Dall'esperienza della bottega ho catturato il gusto dell'arte come mestiere da preservare, da approfondire sul campo così ho iniziato a dipingere sulle pareti a secco con i colori acrilici e a seguito del restauro esterno della mia abitazione ho aggiunto anche la realizzazione di opere a rilievo con del materiale da muratura creando così sculture su muro mentre per le realizzazioni interne a seconda delle esigenze uso anche dello Stucco Gesso.
Una volta terminato il percorso di formazione intrapreso ho iniziato a lavorare da sola attingendo così a tutte le conoscenze accumulate.